Nichiren Shonin nacque il 16 febbraio del primo anno di Joo[1222] nel villaggio di Kominato, Tojo, di Nagasagori nella Prefettura di Chiba (Provincia di Awa).Era il 2.171° anno dopo il Nirvana del Buddha (Estinzione).
Il suo nome d’infanzia era Zennichi-maro. Suo padre si chiamava Nukina Shigetada, sua madre Umegikunyo. Si dice che la sua famiglia discendesse dall'Imperatore Shomu, e che gli antenati di Nichiren vivessero in Nukina nella zona di Enshu. Ai tempi del padre di Nichiren, però, vennero esiliati ad Awa e si guadagnavano da vivere pescando. Per questo, Nichiren definiva se stesso “bambino del sendara (pescatore)”, "figlio di un pescatore", "uomo dei boschi”, un modo per dire "di nascita umile", etc.
All'età di dodici anni, Nichiren venne mandato al Kyosumi-zan per essere educato sotto la guida di Dozen-bo. Cambiò il suo nome in Yakuo-maru.
Come Yakuo-maru, si votò a Kokuzo Bosatsu ( Il Bodhisattva della Saggezza vasta come lo Spazio), principale oggetto di culto (Honzon) del Tempio Seichoji, e pregando con fervore chiese : “Ti prego, rendimi l’uomo più saggio in Giappone". Scrisse più tardi nel "Zenmui Sanzo-sho" : ”Il bodhisattva mi apparve con l'aspetto di un alto sacerdote e mi diede un globo di saggezza”. Cosa voleva studiare, con così tanto fervore, per riuscire a diventare l'uomo più saggio in Giappone?
Mise a fuoco alcuni fondamentali argomenti di riflessione :
1. Dato che la vita è impermanente, qual’è la più giusta filosofia per vivere?
2. Se gli insegnamenti del Buddha Shakyamuni, l’Onorato dal Mondo, si sviluppano in numerose direzioni, qual’è quella corretta?
3. Al momento della Jokyu Disturbo (in Giapponese: Jokyu no Ran"), l’Imperatore in carica e quelli a riposo tentarono di rovesciare lo Shogunato Kamakura. I preti Tendai e Shingon misero una maledizione su Hojo Yoshitoki, nemico della Corte Imperiale, che schiacciò l'esercito senza chiedere alcun aiuto divino.
Perché questa sconfitta dell’Impero?
Inoltre: la popolazione soffriva a causa di calamità, epidemie di peste ed una carestia che continuava anno dopo anno. Come si poteva interrompere la serie di disgrazie e diventare felici?
Questi furono le basi di partenza del pensiero di Nichiren, il fulcro della sua conversione religiosa. All'età di 16 anni, [1237] venne ordinato con il nome di Zensho-bo Rencho (Loto Eterno). Compì un lungo viaggio di studio [1238] in tutti più grandi centri di formazione in Giappone. La prima fase della ricerca lo portò a Kamakura.
Dai 17 fino ai 32 anni studiò in luoghi come il Kyoto Eizan [Monte Hiei], Nara, il Monte Koya, etc. Più tardi scrisse nel Nanjo sho : ”conobbi dottrine come quelle di Honen e Zendo quando avevo diciassette o diciotto anni".
Nel "Kaitai sokushin jobutsu gi', che si dice sia stato scritto da Nichiren all'età di 21 anni, si capisce come egli avesse studiato sinceramente e accuratamente tutte le varie dottrine del Buddismo.
In oltre vent'anni di studio Nichiren si rese conto che il
Sutra del Loto è l’unica manifestazione del Buddha in questo mondo e che il Buddha Originale Shakyamuni fosse il Signore, Maestro e Padre nell’epoca di Mappo (l'ultimo giorno della legge).
Il 28 aprile del quinto anno di Kencho (1253, all'età di 32 anni), dopo aver compreso che tutte le sette in Giappone fossero contro il Sutra del Loto ed il suo predicatore Shakuson [Shakyamuni, l’onorato dal mondo], Nichiren Shonin recitò il Daimoku (cioè il titolo del Sutra del loto) verso Levante e proclamò la Fondazione di una nuova dottrina e setta. Asahigara-mori si chiamava il luogo dove San Nichiren Shonin cantò prima che il sole sorgesse sul Monte Kiyosumi. Subito dopo fece il suo primo sermone a
Sommo-bo e decine di altri ascoltatori, riuniti all'ingresso sud del dozzina-bo-jibutsu-do del tempio Seichoji:
"Il fondatore del mondo di Saha è Shakyamuni. Amida Nyorai [Buddha] è il Buddha indipendente che risiede 10000 miliardi di terre ad ovest. Chi abbandona il Signore Shakuson e canta il nembutsu cadrà nell'inferno della sofferenza incessante.
Vi esorto a credere nel Sutra del loto, manifestazione del Buddha Originale in questo mondo e recitare il Daimoku!"
Il tono del suo discorso era così intenso che il jito Tojo Kagenobu, che era tra il pubblico, s’infuriò e tentò di ucciderlo. Nichiren Shonin, guidato da Joken ed altri discepoli
anziani, scese dal Monte Kiyosumi attraverso sentieri nascosti nella foresta, fino a raggiungere il villaggio di Kominato. Da lì fece il suo viaggio di ritorno a Kamakura.
Stabilitosi a Matsubagayatsu alla periferia di Kamakura, (che in quei giorni era il centro politico, economico e culturale del Giappone), Nichiren Shonin tenne “sermoni ad ogni angolo di strada". Esortò molte persone ad avere fede esclusivamente nel Sutra del loto. Nel primo anno di Livio (1257), quando Nichiren aveva 36 anni, si verificò un tremendo terremoto. L'anno seguente, un tifone colpì la terra. Due anni dopo, arrivarono una grave carestia ed una pestilenza . Decine di migliaia di persone morirono per queste calamità continue.
Convinto che solo la fede nel Sutra del Loto avrebbe potuto far cessare questi disastri, Nichiren si chiuse nella biblioteca del tempio Jissoji Iwamoto a leggere nuovamente tutti i Sutra. Poi scrisse il "Rissho Ankoku Ron” (che afferma come soltanto l'insegnamento corretto possa rendere il paese stabile) nel primo anno di Bun'o (1260), quando aveva 39 anni.
Il 16 luglio lo presentò al governo di Kamakura. Nel suo Ankoku Ron, Nichiren condannava eresie come il Nembutsu, e prediceva che se gli affari di stato non fossero stati condotti con retta fede nella Legge del Sutra del Loto, senza dubbio ci sarebbero state due ulteriori grandi sofferenze (vale a dire, la guerra civile e l'invasione da parte di una potenza straniera). Dal momento che cinque dei Sette Segni (calamità naturali, terremoti, epidemie, carestie, ed incendi) s’erano già manifestati , Nichiren scrisse:
“Le sofferenze appena passate sono così evidenti, come si può negare l’arrivo delle prossime due?"
Per evitare le due ulteriori tribolazioni [guerra civile e invasione] e realizzare una Terra del Buddha, senza povertà, malattie o guerre, doveva esserci Fede nel Sutra del Loto.
Questa era l'impostazione del suo trattato, ma il Governo non tenne conto del suo parere.
I preti delle altre sette erano in disaccordo con Nichiren Shonin rispetto al suo metodo di propagazione radicale di “Shakobuku”.
Il 27 agosto, con il tacito consenso degli ufficiali che avversavano lo Shonin, attaccarono il suo rifugio a Matsubagayatsu e lo bruciarono.
L'anno successivo (1261, il primo anno di Kocho), all'età di 40 anni, Nichiren fu esiliato nella penisola di Izu. Probabilmente i governanti pensavano che la sua presenza a Kamakura avrebbe potuto disturbare la quiete pubblica. Durante l’esilio il pescatore Yasaburo e sua moglie s’impegnarono profondamente nel cercare di dargli rifugio. Si presero cura di lui per più di un mese. Lo Shonin era così grato nei loro confronti da considerarli la reincarnazione dei suoi genitori. In segno di gratitudine, diede aYasaburo e la moglie il nome di famiglia "Funamori".
In quel periodo, il jito Sukemitsu, era affetto da una malattia. Avendo sentito parlare della reputazione di Nichiren Shonin gli chiese di pregare per la propria guarigione. Quando si rese conto del risultato della preghiera dello Shonin, il jito, in segno di gratitudine gli diede una statua di Shakyamuni, recuperata dal mare anni prima in una rete di pescatori. Da quel momento fino alla sua morte, lo Shonin rimase legato a quella statua del Buddha.
Lo Shonin rivelò i Cinque Principi della Fede durante l’esilio :
KYO [ il Dharma]
Ki [gli Ascoltatori]
Ji [l’Epoca]
Koku [il Paese]
Shi [i Maestri].
Il loro obiettivo era quello di rivelare il vero insegnamento del Buddha.
Il 22 febbraio del terzo anno di Kocho (1263), dopo un anno e nove mesi di esilio, Nichiren fu perdonato e fece ritorno a Kamakura. Nell'estate del primo anno di Bun'ei (1264), a 43 anni, ritornò al villaggio di Kominato (sua città natale) per la prima volta dopo dodici anni. Il suo fine era quello di visitare la tomba del padre, morto mentre lui era in esilio a Izu e prendersi cura della madre gravemente ammalata. Giungendo alla casa della sua infanzia, trovò tutti in un grande tumulto e gli dissero "tua madre è morta."
Lo Shonin si precipitò in casa e pregò ardentemente: "Signore Shakyamuni, ti prego di riportare mia madre in vita di nuovo." Con sorpresa di tutti, la madre tornò in vita.
“Dopo che pregai per la mia cara madre, non solo essa guarì dalla sua malattia, ma visse per altri quattro anni ancora." [Kaen jogo sho].
Ciò venne orgogliosamente descritto come un beneficio reale dovuto alla fede nel Sutra del Loto.
L’undici Dicembre1264, Nichiren ricevette un invito da parte del feudatario di Amatsu, Yoshitaka Kudo, che gli chiedeva di fargli visita. Lo Shonin accettò l'invito e partì per la casa del Signore Kudo, accompagnato da una decina di discepoli. Durante il viaggio, nella foresta di Komatsubara vennero attaccati da un vecchio nemico di Nichiren, il jito Tojo Kagenobu, in agguato con diverse centinaia di suoi seguaci. Lo Shonin venne ferito alla fronte, e gli venne rotta la mano sinistra.
Dal primo giorno degli insegnamenti di Nichiren, Kagenobu lo aveva in odio e aspettava il frangente per ucciderlo.
In questa occasione, il discepolo di Nichiren, Kyonin-bo, ed il Signore Kudo Yoshitaka stesso, corso in soccorso di Nichiren, morirono nella battaglia in nome della loro fede.
Dopo questa persecuzione, lo Shonin cominciò a chiamare lui stesso, "il Primo Praticante del Sutra del Loto in Giappone" [Hokekyo no Gyoja].
Per quattro anni dopo l'agguato a Ko-Matsu-bara, Nichiren rimase lontano dalla capitale Kamakura, propagando nelle province esterne. Nel quinto anno di Bun'ei (1268), una lettera ufficiale da Kublai Khan, Imperatore Mongolo della Cina, giunse inaspettata in Giappone. Conteneva un ultimatum:
"Rendete omaggio al nostro Paese (ed al Gran Khan) come colonia, e pagate un tributo se non volete la guerra. "
Nove anni dopo la presentazione del Rissho Ankoku Ron, le previsioni di invasione da parte di Nichiren si erano avverate, e la "preoccupazione infondata" diventata realtà.
Tornato immediatamente a Kamakura, lo Shonin scrisse undici appelli che inviò ad Hojo Tokimune, ad alti funzionari del governo e guide religiose del Kenchoji, del Tempio Gokuraku-ji ed altri ancora. Convinto che i politici dovessero agire per il bene del paese, basandosi sulla legge corretta del Sutra del Loto, scrisse loro: "La sicurezza od il pericolo della nazione dipendono dalla rettitudine politica."
Inoltre rimproverò i leader religiosi, dicendo:
“Dato che falsi insegnamenti, come il Nembutsu, lo Shingon, lo Zen, il Ritsu ed altri inquinano l’aria, diventando padroni del popolo sia nelle classi alte che basse, si verifica una calamità così brutta come l'invasione di una potenza straniera."
Egli disse loro:
"Credete nel Sutra del Loto, il re dei sutra. Se qualcuno dice che il Sutra del Loto non è un giusto insegnamento, io sono pronto a discuterne in qualsiasi momento."
A sua volta, scrisse ai suoi credenti ed ai suoi discepoli:
“Non preoccupatevi per le vostre mogli, figli o famiglie ; non abbiate paura delle autorità”. In questo modo, cercò di preparare le loro menti.
Il 12 settembre dell'ottavo anno di Bun'ei (1271), il commissario della shogunato, Nagasaki Yoritsuna, con diverse centinaia delle sue truppe prese d'assalto Matsubagayatsu e arrestò il Daishonin.
Trascinato davanti all’Alta Corte, Nichiren venne in tutta fretta riconosciuto colpevole di alto tradimento. Posto sotto la custodia di Yoritsuna, venne arrestato illegalmente per essere decapitato a Tatsu-no Kuchi. Tuttavia, al momento dell'esecuzione, una luce splendente apparve miracolosamente nel cielo.
Il boia svenne e lasciò cadere la spada, i soldati corsero via spaventati. Il piano per una esecuzione illegale era fallito. Ricevuto un ordine ufficiale di condono, le autorità inviarono lo Shonin alla residenza di Honma Rokuro, funzionario del governo che viveva nella vicina città di E-chi (Atsugi).
Da lì fu esiliato all’Isola di Sado.
Il 10 ottobre 1271, Nichiren ed il suo carceriere partirono da Echi e camminarono dodici giorni per arrivare sino al porto di Teradomari in Echigo (Prefettura di Niigata) il 22 Ottobre.
Mentre era a Teradomari, lo Shonin scrisse una lettera a Toki-dono (Il Signor Toki), esprimendo la gioia che sentiva nel leggere "sakusaku kenhinzui ‘ (cacciato dai monasteri di volta in volta) il " Kanji-bon “ (l'incoraggiamento di mantenere questo Sutra) con il proprio corpo come praticante del Sutra del Loto.
“Kanji-bon", è il tredicesimo capitolo del Sutra del Loto, contenente una previsione che afferma come nell’epoca di Mappo, quando il Bodhisattva Jogyo, messaggero del Buddha, diffonderà il Sutra del Loto, tre tipi di nemici forti (cioè i laici ignoranti come le autorità governative, i sacerdoti di altre sette, e falsi santi rispettati) si faranno avanti, ed il praticante del Sutra del Loto incontrerà problemi come la calunnia, la violenza con la spada, e l'esilio occasionale in monasteri (saku-saku enhinzui).
Lo Shonin lesse e sperimentò le frasi di questo capitolo del sutra con il proprio corpo (shikidoku), dimostrando di essere il Bodhisattva Jogyo.
Il 23 dicembre, lo Shonin scrisse una lettera a Toki-dono, dal santuario sperduto chiamato Sanmaido a Tsukahara (il cimitero dove era esiliato) nell’isola di Sado.
“Per favore comprendi. E’ già davanti ai tuoi occhi”, scrisse: “che cosa è da comprendere?” Che cosa è “davanti ai tuoi occhi” ? Questo:
Nichiren, figlio di un pescatore nato sulla riva estrema del mare orientale, è l'unica manifestazione del bodhisattva Jogyo (mai apparso prima in Giappone durante l’epoca di Mappo) come Praticante del Sutra del Loto per ordine del Buddha Originale Shakyamuni. Questo è ciò che avete davanti ai vostri occhi ed è la manifestazione della trasformazione dell'uomo Nichiren in Jogyo Nichiren, messaggero del Buddha.
Nel mese di febbraio del nono anno di Bun'ei (1272), Nichiren scrisse il "Kaimoku Sho" (L’Apertura gli occhi). In quello stesso mese, Tokimune apprese che suo fratello maggiore illegittimo, Hojo Tokisuki, tramava contro di lui, causando una ribellione a Kyoto e Kamakura. Solo quattro mesi prima, lo Shonin aveva detto a Nagasaki Yoritsuna, durante il precedente processo:
"Ci sarà una seria faida all'interno di una famiglia della classe dominante, non oltre sette anni da ora e forse tra soli 100 giorni di distanza."
Tokimune si affrettò a sedare la ribellione. Diede la pena capitale ai capi; ma, Hojo aveva combattuto contro Hojo, avverando la profezia di una ribellione interna ed una guerra familiare che Nichiren aveva predetto dai sutra . Nel mese di aprile del decimo anno di Bun'el (1273), scrisse il "Kanjin Honzon Sho" (Sull’oggetto di culto e sulla contemplazione spirituale) ed in questo importante scritto, spiegò la configurazione dell'oggetto di culto della Dottrina originale. L'8 luglio, scrisse il Myo Ho Mandala ( il Gohonzon) come oggetto di culto della Dottrina originale. Sull’isola di Sado, Nichiren sentiva che i suoi giorni erano contati. Più tardi, si ricordò, "Hanno detto che mi avrebbero ucciso in questo giorno o quello dopo, ma sono sopravvissuto per quattro anni."
Il 14 febbraio 1274, venne emesso un perdono per lo Shonin. Questo indulto raggiunse Sado l'8 marzo, e Nichiren era sulla via del ritorno a Kamakura dal tredici del mese. Prima di questo, gli inviati dell’impero mongolo della Cina chiedevano in continuazione che il Giappone pagasse un tributo annuale al Gran Khan. Lo shogunato, ansioso di sentire il parere dello Shonin in materia, concesse il perdono. E così Nichiren scrisse:
"Era diventato chiaro che non avevo commesso alcun reato e che le mie parole non erano vuote. Così, anche se la maggior parte del la famiglia Hojo non approvava, Tokimune alla fine mi perdonò e sono tornato a Kamakura" [Nakaoki Nyudo goshosoku]
L'8 aprile, lo Shonin fu convocato dal bakufu (lo shogunato), ed ebbe un udienza con il suo vecchio nemico Taira Yoritsuna, capo dell'ufficio degli arresti e amministratore capo della famiglia Hojo. Taira gli chiese: "Quando pensi che i mongoli attaccheranno?"
Lo Shonin rispose:
"Come Nichiren disse, anche se non esiste una indicazione per il tempo esatto nel Sutra, il cielo sembra essere non poco arrabbiato. Penso sia una questione di emergenza. Quest'anno di certo non passerà senza il loro attacco." [Senji Sho, "sulla scelta del tempo"]
Poi, lo Shogunato chiese allo Shonin di pregare per la pace del Paese. In cambio, proposero di dargli un riconoscimento ufficiale dei suoi insegnamenti, che gli permetteva di diffondere l'insegnamento della sua setta. Inoltre, gli offrirono la posizione di Abate (Betto) del Aizendo, e un contributo di 2500 ettari di risaie fertili. Ma, quello era l'entità del loro impegno. Lo shogunato non intendeva adottare la dottrina della Shonin, spiegato nel Rissho Ankoku Ron ("Stabilire la vera legge e assicurare la pace del Paese"), la dottrina sulla quale lo Shonin aveva messo in gioco tutta la sua vita. Lo Shonin rifiutatò categoricamente la loro offerta. Secondo l'insegnamento degli antichi saggi, "se le tue rimostranze contro le autorità sono rifiutate per tre volte, ritirati sulle montagne e foreste." Nichiren partì per il Monte Minobu (Yamanashi Prefettura) il 12 maggio, durante una pioggia battente . Egli scrisse:
"A Kocho, [Sono stato mandato] a Izu, in esilio a Sado. Dato che avevo protestato due volte, poi tre, le mie difficoltà in esilio furono ripetute. Ora non posso sfuggire dall’essere accusato come ribelle contro Shakuson [se non mi ritiro]. Quindi, mi ritiro dalla vita e vado tra foreste e montagne. Anche se la gente dice diversamente, ho mantenuto alcuni pensieri per me, ed ho aggiunto le montagne di questo paese ... (Shijo Sho)
Lo Shonin entrò a Minobu con "alcuni pensieri". Quali erano?
Il suo ideale era:
"Rendere tutte le persone in Giappone discepoli e seguaci laici di Nichiren che sostengono il Sutra del Loto come supremo. Tra i miei discepoli, i preti dovrebbe essere guida dell’Imperatore e del passato Imperatore, i laici dovrebbero essere ministri del Governo che sostengono il Vero Dharma. Inoltre, spero che tutto il mondo umano segua questa dottrina. " [Shonin gohenji]
Per diffondere l'insegnamento del Sutra del Loto e fare i suoi discepoli i maestri dell’Imperatore e del passato Imperatore, ed i suoi credenti laici adeguati ministri del Gabinetto, così da governare correttamente, essi "devono solo aspettare il momento giusto." Sentiva che era anche importante insegnare ai suoi discepoli a fondo sulla sua dottrina, prima che arrivasse un momento simile. Prepararsi studiando a fondo la dottrina, avrebbe reso possibile per i suoi discepoli condurre gli affari di stato in modo corretto in futuro, ed avere fiducia nel Sutra del Loto come la religione suprema e la filosofia del mondo. Questo sarebbe stato il primo passo per fondare e proclamare la “ Terra del Buddha". E così i discepoli avrebbero "fatto il lavoro del Buddha", adempiendo l'obbligo dell’originale Buddha Shakuson, il Maestro.
Nel mese di ottobre dell'anno undecimo di Bun'ei (1274), cinque mesi dopo che Nichiren s’era ritirato sul monte Minobu, l'enorme forza mongola invase il Giappone dalla Cina passando per la Corea. Le loro truppe conquistarono subito le piccole isole di Tsushima e Iki, e invasero Tsukushi (attuale Hakata Bay) nel Kyushu.
"Uccisero e catturarono gli uomini e rapirono le donne, legandole con le corde ai polsi e le appesero intorno alle navi come scudo contro le frecce". (Ichinosawa Nyudo Gosho).
Di fronte alle brutalità della forza mongola, la Shonin pregava in solitudine per la pace della nazione. Con il suo atteggiamento, esortò silenziosamente lo Shogunato a prendere fede nel Sutra del Loto, senza indugio.
Tuttavia, un tifone affondò una gran parte della flotta degli invasori in questa prima ondata. I sopravvissuti zoppicando tornarono in Corea per recuperare le loro perdite, e per pianificare un secondo attacco. La seconda invasione venne ritardata fino al 1281. In questa seconda invasione, i giapponesi combatterono le forze d'invasione per circa sette settimane, fino a quando un nuovo tifone spazzò via le navi mongole, all'inizio dell’autunno.
Ignari della cadenza stagionale delle tempeste al largo delle coste giapponesi, i mongoli (come la volta precedente) avevano invaso il paese durante la stagione dei tifoni. Per Nichiren, la sconfitta dei Mongoli non fu motivo di gioia. Egli scrisse:
"Ho sentito che i sacerdoti del Nembutsu e le sette Shingon vantano che i generali delle forze mongoli sono stati sconfitti a causa delle loro preghiere. La realtà è che alcune navi da guerra del nemico sono state danneggiate da un vento d'autunno."
Egli avvertì che il pericolo non sarebbe cessato fino a quando il Giappone non si fosse convertito al vero insegnamento del Sutra del Loto.
La vita di Nichiren Daishonin in ritiro a Minobu era diversa dalle tranquille vite di Yoshida Kenko, che scrisse "Tsurezuregusa" o Kamo no Chomei, che scrisse "Hojoki."
Da sette o otto, a volte sino a 40-60 discepoli e credenti di Nichiren si radunavano intorno alla sua capanna, per ascoltare le sue lezioni sul Sutra del Loto. Così, la sua vita era estremamente affollato. Più della metà dei suoi scritti ("Gosho") vennero redatti nel corso di questi otto anni a Minobu. Scrisse anche "'Yorimoto chinjo" (Petizione per Yorimoto) per Shijo Kingo, che fu trattato freddamente dal suo maestro. Duranten la persecuzione di Atsuhara, Nichiren scrisse l'appello "Ryusenji Mosijo", per i suoi discepoli e si prese cura di loro.
Forse a causa delle difficoltà che aveva sopportato durante il suo esilio a Izu e Sado, la salute di Nichiren gradualmente peggiorava. Una malattia debilitante, si manifestò la prima volta nel 1277 e poi si ripete a fasi alterne , fino ad avere la meglio su di lui.
"La discussione quotidiana, la persecuzione mensile e due esili hanno esaurito la mia mente e danneggiato il mio corpo. Suppongo che mi sono indebolito in questi sette o otto anni. La mia malattia è particolarmente grave quest'anno, e la mia fine è vicina. Inoltre, ho raggiunto i sessant’anni di età ".
Scrisse queste parole in una lettera ai fratelli lkegami.
L'8 settembre, del quinto anno di Koan (1282), lo Shonin fu convinto a lasciare il Monte Minobu, probabilmente per passare la calda primavera a Hitachi, dai fratelli lkegami. Arrivò presso la residenza di lkegami Munenaka a Musashi (zona Ota di Tokyo), una decina di giorni più tardi. I suoi seguaci e quattro dei sei discepoli anziani (Nissho, Nichiro, Nikko, e Nichiji) si riunirono intorno a lui per i suoi ultimi giorni di insegnamento.
Il 25, fece il suo ultimo sermone sul "Rissho Ankoku Ron." L'8 ottobre, incaricò i sei anziani (Nissho, Nichiro, Nikko, Niko, Nitcho, e Nichiji) di portare avanti il suo lavoro e cooperare nel guidare i seguaci. (Niko e Nitcho non seppero della morte di Nichiren fino a dopo il funerale, per questo non erano presenti.)
Verso le otto del mattino del 13 ottobre, con fiori di ciliegio apparsi fuori stagione e durante un lieve terremoto, Nichiren Shonin, il primo Praticante del Sutra del Loto [Hokekyo no Gyoja] in questo mondo umano, scomparve serenamente, chiudendo una vita piena di difficoltà e tribolazioni estreme. A quel tempo, secondo il vecchio modo di calcolare l'arco della vita, aveva 61 anni.